Sono un filosofo
di strada,
inizio un pellegrinaggio
senza speranza
di ritrovare divinità.
Mi fermerò un giorno prima
di raggiungere il santuario,
che per la mia profana coscienza
è l'apice senza ricompensa.Guarderò
in alto e ai bordi della via
immaginando un bivio.
Desiderio di fuggire
il mondo desolato
e mi confonderò
con un fico
portatore di frutti
che si aprono
come una bocca,
come il sesso di una donna,
per fuggire nel silenzio
e non dire niente
perchè il camminare
è raccontarsi tacendo.
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