Sei fragile
spiga dorata
che nel campo
ai piedi del mare
al vento ti pieghi.
Fruscii di foglie
monotono scorrere del tempo.
Libera l'anima
piccola spiga
mentre l'onda
s'infrange e muore
là sulla riva.
Si culla l'angoscia
nel ritmico rumore ondoso
e lentamente bagna
l'umida sabbia.
Eterno è il movimento
che m'accompagna
alla ricerca di deboli brezze
con le ciglia
ancora bagnate di pianto.
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