Tra un periodo e l'altro
in cui ci ritroviamo
a scavare nella tenebra
dobbiamo sunque
tentare sempre
di trasformare le nostre lacrime
in conoscenza.
Un po' come riconoscere
un rosaio fra l'ortica.
Evitando di guardarla,
come si evita
di guardare il sole.
Ma vederlo
come lo si vede
senza guardarlo.
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