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lunedì 3 ottobre 2016

PORTE CHIUSE












Scorrere lento di ore
intrise di versi e di sogni
Porte chiuse in corridoi deserti
Monotono infrangersi d'onde sul molo
Sciaborda in agitato mare
una debilitante inquietudine
I miei versi rotolano
di dolore in dolore
come foglie spazzate dal vento
Non mi turba la morte
ma il diventare nebbia
che si attarda
nelle fessure del giorno
e perdere i pensieri
i versi, i sogni, i ricordi
Sono una cosa tra cose
in un labirinto di silenzi.
Oltre i confini dei miei occhi
l'orizzonte tace.

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