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giovedì 28 maggio 2015

SALE LA LUNA


Boschi freddi e scuri,

in questo giorno che muore
E, nello spirare lento del vento,
in un turbinio di foglie,
il ricordo vola a te.

Sale la luna, sale,
solitaria falce, 
da terre sconosciute 
a percorrere 
l’eterno suo sentiero.
Come tenera amante,
abbraccia bosco e stagno,
e lago e fiume,
di lievi, pallidi raggi.
Notte fonda e complice,
leggere folate di brezza
battono alla finestra,
e ti disegnano
come io ti voglio.
E mi perdo 
abbracciato al tuo fantasma
Alla luce della lampada 
mi appari e sorridi 
ed io 
bacio le mani e i capelli tuoi
sussurrando il tuo nome.


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