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mercoledì 16 settembre 2015

VOLARE QUA E LA'










Il violino deve suonare piano. Occorre molto silenzio perchè la malinconia fa male alla pelle. Ho il sangue alterato e me lo sono sudato tutto. Ne èrimasta una sola goccia che mi rimbomba dentro. Vorrei prendermi per i capelli;respirarmi tutta la vita possibile.
Ho il collo scuro, gli occhi castani, la testa in perenne tumulto, come ighiacciai ma calda calda che brucia le unghie se la sfiori.
Quando vedo lei anche solo da una fotografia, mi prende un blocco qui allostomaco, una vertigine, come se migliaia di farfalle in sincronia volasserodentro di me. E mi viene il solletico e viene anche da ridere e non so perchè.
Allora sorrido e m'imbarazzo, divento rosso perchè ho paura che lei lefarfalle me le possa vedere dentro e vado via perchè ho vergogna a mostrarmicosì esposto e fragile.
Ma lei mi guarda? Non so. Io sì la guardo, la penso. Vorrei stringere lesue mani fra le mie per farle capire...Capire cosa? Non so.
E mi chiedo di cosa io ho bisogno.
Ho bisogno di vivere ma non pensare. Tutto il nostro fare ha di singolare che lo facciamo perchè viviamo. Quando si pensa troppo si muore di pensiero.
Forse per questo la vita vissuta è quella scordata, tra un momento e un momento, ma nulla importa che lo sia o che smetta di esserlo.
E' un male essere retti dalla morale, ed è un bene che nessuno ci veda.
Ricordare? Il passato non tornerà mai più. Non siamo quello che ci ricordiamo, noi siamo "adesso", attimo dopo attimo. Vivere nel presente, in perfetta unione. Ricordarsi di tutto non significa tutto il passato.
La separazione è la sensazione che si avverte man mano che si cresce, quel senso di sentirsi separati da tutto ciò che ci circonda. Quando si prende coscienza che le cose non stanno proprio così, ci si trova solo all'inizio di un percorso di crescita. Spesso la separazione è già nel pensiero, semplicemente perchè si fatica a vivere nel presente.
Meno male che stanotte non vi è luna, meglio rifletto nel grande spazio dell'inesistenza. Un inesistente freddo ha imprigionato l'anima. Anche tu non esisti più.



Nella fredda sera,
silenziosi fiocchi
si appoggiano
soffici sui vetri
e disegnano
la tua ombra.

Sei la più cruda
delle donne
a me care.

Sai, non m'importa più
 se mi hai sorriso,
se mi hai amato.

Sei ombra 
e lieve mi appari
nella profondità di un pozzo.

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