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venerdì 23 settembre 2016

COME LE GIUGGIOLE









Come le giuggiole
Che imbruniscono
Sugli alberi
E si spogliano
Senza imbarazzo,
noi umani
l’imbarazzo
lo abbiamo
cucito addosso
Abbiamo
Troppa roba addosso.
Bastano le ciglia
E un ciuffo di capelli
Per aria.
Se balli nuda
Ti amo ancora di più,
per quell’attimo
nudo e puro.
Adesso però…
Spogliati.

domenica 18 settembre 2016

L'ANIMA E' STREMATA








L’anima è stremata,
confusa.
Immensa noia
È la resa.
Mi sovviene il passo
Del Leopardi:
“Or passerai
Per sempre,
stanco mio cor….”
Svanita è
Ogni illusione.
Sono un corpo estraneo.
Uno sfogo prosaico,
una ferita aperta.
Senso di solitudine
E isolamento
Mi rendono stanco…
Tanto stanco.

A VOLTE SUCCEDE








A volte succede che certe persone ti riappaiono davanti,
persone che avevi cancellato,
obliato.
Il tuo era stato un gesto assoluto,
definitivo,
e la mente si era uniformata cancellandone il nome,
come per dire l'identità.
Loro non sanno che in parte non sono esistiti,
ma lo stesso si sono ribellati.
Questa loro ribellione vanifica il tuo gesto,
la tua decisione,
e così capisci che non sei dio.

IL CUORE E' STANCO DI VAGARE








Il cuore è stanco
Di vagare,
di emozionarmi.
I ricordi
Mi distruggono.
Se non riesci a soffrire
Non potrai aprire
Il nuovo capitolo
Della tua vita.
Nel libro richiami
Non ve ne sono più,
le note a piè di pagina
sono esaurite.
Voglio ritornare
A una poesia pura,
non referenziale,
ma a una poesia
cosciente
che rispecchi
il mio stato
di animale intellettuale.
E tanta malinconia
Senza la quale
La mia penna
È arida.
Rimane l’amore
Per il bello,
la grande passioni
per i pindarici voli.
E non smetterò mai
Di sognare.
La mia sensibilità
Mi salverà.
Ho conosciuto
Un uomo
Molto malato,
perdutamente
innamorato
della sua donna.
Non era più lui,
e parlava a vanvera
e piangeva.
Lacrime di commozione.
In quel momento capìì
Che stava amando.

venerdì 16 settembre 2016

LA VERITA' DEGLI OCCHI










    .
    Il tempo
    si ramifica in noi.
    Ci colloca
    in luoghi del cuore.
    Ci rispecchiamo
    nella verità degli occhi
    e ci stupiamo.
    Le parole sgorgano così
    come anelli magici,
    s'intrecciano nell'aria,
    formano corolle di sogni
    e sfumano in cielo.
    Strade costruite
    su palafitte di nuvole,
    l'eco del nostro esistere
    rimbalza
    sulle pareti dell'eterno.
    Ci restituisce
    onde d'emozioni
    che per sempre
    ci nutriranno.

S'AVVICINA LENTAMENTE









S’avvicina lentamente
Con studiati passi
Per non disturbarmi.
O mia dea
Mi hai liberato del fardello
Che mi teneva imprigionato,
l’hai sepolto sotto la neve,
per la purificazione.
Hai attenuato l’angoscia,
alla malinconia del crepuscolo.
Hai tolto il gelo
Dal mio povero cuore.
Invocai il tuo aiuto,
hai asciugato le lacrime
come una mamma affettuosa.
In questo interminabile inverno
Mi hai fatto rivivere.

mercoledì 14 settembre 2016

DISSE TI VOGLIO BENE









Disse ti voglio bene
ma a lui non bastò.
così le domandò: quanto?
Nel controluce
di quella notte
tirò un invisibile filo
da un seno all'altro.
Al mattino terminato l'amore
gli sussurrò: da qui a qui.

martedì 13 settembre 2016

TI PORTO VIA CON ME









Ti porto con me

Come un uccello ferito.

Ripeto le parole

Che ho intrecciato

E che subito morirono.

E’ troppo tardi ormai

Per imparare a vivere.

I cuori insieme

Piangeranno.

Quanta infelicità,

quanti rimorsi.

Non esiste amore

Che non dia dolore,

che non ferisca.

Non c’è amore

Che non lasci segno,

E che non viva

Di pianto.