Dondola
come un fantasma
col suo scordato violino
Le corde vibrano nel bosco.
Da quel tarlato legno
diffonde note di lacrime.
S'inerpica con fatica
su sentieri mai battuti
Come nave in bonaccia
silenzioso
si sofferma
e attende qualcuno
o qualcosa
E' un poeta viandante
libero da catene
Ha attraversato
il bene e il male
Le sue strampalate note
con magia si fondono
in una sconosciuta poesia
alla sua voce di flauto
tutto il bosco s'incanta
La sua pupilla
s'illumina
Guardingo dalla tana
si affaccia un tasso
s'ode il lamento d'una poiana
La sua musica
culla felci
vecchie pietre
foglie cadute
nel ruscello
Ora nel buio ogni cosa
imbacucca il crepuscolo
ma qualche stella
brilla già.
Tutto si fa silenzio
mentre il violinista pazzo
borbottando
se ne va.
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