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martedì 13 settembre 2016

VUOI IL MIO CORPO







vuoi il mio corpo.
Mi chiedi delle mie risate
e lacrime e ritorni....
e vuoi far di me terra umida
e ricca di umori in cui
tracciare i solchi col tuo vomere.
Mi prendi per mano
con la leggerezza di una poesia
per darmi forza
affinchè non soccomba alle difficoltà,
allo sconforto, alle sfide, a notti insonni e
momenti bui...
Vivi! Mi dici...
non limitarti ad esistere:
rovista nel cassetto dei tuoi sogni.
Brucia al calore della fiamma vitale,
vai in giro mani a terra e piedi all'aria.
Dipingi ogni giorno come
se fossi un pittore,
con l'oro del sole,
l'argento della luna
ed il verde della speranza..
Vivi! Mi dici....
non subire la vita:
abbracciala se ti fa gioire.
Prendila a calci se invece
ti fa soffrire.
Versa lacrime se sei felice
e sorridi quando sei triste..
E quando non dà, prendi
e se qualcosa regala

VANNO.....







Vanno
Con passo esitante
Lungo
Una siepe di spine
Alcuni cantando
Alla sera d’estate.
Luna, come venisse morte
Da una scura caverna.
Fiori che cadono
Sui sassi
Per la via.
Di sera sullo stagno
Sopra una barca nera
Passarono gli amanti
Per morire.
Così tacito chiude
Un raggio di luna
Con colori porpora
Della malinconia.

VIENE LA SERA










Viene la sera, sono insieme
a te.
Piango di gioia, tremo di ansia.
Tu mi chiedi: perchè? Ti
rispondo: è la tua bellezza.
T'accarezzo, ti bacio, tutta
ti percorro, ti mangio come
un cavallo stanco ed affamato.
Mai finirà, tu mi dicevi-questo
tuo sacro e dolcissimo prato...

QUELLA COLLINA








Quella collina
È solo mia.
Rifugio naturale
Di anima e corpo
Che si sta purificando.
Riposo gli occhi
Da beffarde visioni.
Aspiro alla luce.
Come in un sogno
Odo folle cantanti
E mi unisco a loro.
Ruscelli scorrono allegri
Giù dal pendio.
L’acqua precipita a valle
Cristallina.
Immagine aulica
Che mi pervade.
Dèmoni subdoli
Fuggono
Urlando
E bestemmiando
Perché hanno perso
Una sicura dimora.
Mi accoglie
Un profumo di rose
E l’anima è salva.
Stordimento.
Questa sera
Saremo soli
Io e la luna
Ad attendere l’alba.

lunedì 12 settembre 2016

L'AMORE NATO...








L’amore nato
È stato un dono.
Sta volando
Per mari e città.
Difficile frenarlo.
Mi chiedo spesso
Cosa mi ha colpito
Di te, dopo
Quella bellissima poesia.
Il tuo nome, i tuoi versi,
erano come
sentire la tua voce.
Tutto mi è piaciuto.
Le stelle precipitavano
In una notte
Tutta nostra.
E’ dolce il tuo sguardo
Quando mi cerca,
fantastica la tua forza
quando t’arrabbi.
Pensando a te,
ai tuoi neri capelli
sento che la vita
è più bella,
la vivo come vera.
Il tuo parlare
Mi accarezza il cuore,
mi strofini seta
con il tepore
del vento di primavera.
Ho scoperto
La tua esile figura,
l’ardente femmina
e mi fai sempre rinascere
più innamorato.

domenica 11 settembre 2016

S'AVVICINA LENTAMENTE








S’avvicina lentamente
Con studiati passi
Per non disturbarmi.
O mia dea
Mi hai liberato del fardello
Che mi teneva imprigionato,
l’hai sepolto sotto la neve,
per la purificazione.
Hai attenuato l’angoscia,
alla malinconia del crepuscolo.
Hai tolto il gelo
Dal mio povero cuore.
Invocai il tuo aiuto,
hai asciugato le lacrime
come una mamma affettuosa.
In questo interminabile inverno
Mi hai fatto rivivere.

venerdì 9 settembre 2016

GIOCHI DI PAROLE








Giochi di parole,
fili di odori forti
alle narici,
profumi di pelli
spalmate di creme solari.
Colori di limpida cromaticità,
emozioni di amori passati,
racchiusi dentro
cuori di bimbi
che giocano
a fare gli adulti.
Occhi sospesi
Su storie giovanili,
amori possibili,
amori già perduti.
Versi sussurrati
Sotto le stelle,
dentro
piccole e grandi storie
che già sono dietro
e sono a un “poteva essere”.
Giornate costellate di no,
di nostalgie,
pensieri vaghi,
voli senz’anima.
Vuoti a perdere.
Notte. Canto di grilli.
Tutti dormono,
russa la tv,
rimasta accesa.
Lampioni del viale
Che sognano,
alberi che tacciono.
Insonnia frequente.
E’ tutto un conteggio di pecore
Che fuggono
Per cercare spicchi di cielo
E libertà.
E mentre corrono
Cantano.

lunedì 5 settembre 2016

DIALOGO SURREALE.









Amore ,ho rammendato la camicia...
Ma come? E le tue unghie belle?
Son solo strappi,mica la mia vita!
Salo la salsa,sbuccio le cipolle
voglio ubbidirti...che devo cucire?
le tue unghie rosse dentro la mia pelle.
Così ferendoti,voglio ubbidire
parlo di cotiche di vini di purè...
t'ubbidisco ma mi voglio ferire
così m'invento un grande amore che non è
degno nemmeno d'una tua terzina.
Parliamo di Herzog di Leone di Carnè...,
non sono un falco,ho tutto del felino:
mi muovo sospettosa ed eccitante,
parli di Tasso del tuo Giacomino
e di Rolando,il cavaliere errante...
Senza cucire camice,senza amore
sono soltanto un bronzo risonante.